domenica 7 ottobre 2018

PEDAGOGIA

                      MAESTRI E ALLIEVI

LEZIONI E DISPUTE:
l'importanza della lettura :



Il fulcro dello studio e ell'insegnamento era costituito dalla "LETTURA" e dalla "DISPUTA" che costituì il carattere specifico di quel METODO SCOLASTICO .
La lettura era l'attività principale di apprendimento .
Il sapere e la sua trasmissione erano ampiamente legati all'insegnamento orale ma comunque L'ARCHITRAVE DI OGNI DISCIPLINA ERA IL LIBRO .
Per leggere bisognava prima di tutto RICONOSCERE UN'AUTORITA' (enunciati , insiemi di proporzioni .

come si leggeva:




La lettura di un testo era molto complessa :ANALISI DELLA STRUTTURA DEL TESTO , SUDDIVISIONE IN PARTI RIDOTTI AD ENUNCIATI E METTERE IN LUCE LA STRUTTURA GRAMMATICALE .
Sono state poi individuate LE 3 FORME DI LETTURA:ad opera del docente (leggo il libro per gli studenti ), ad opera dello studente(leggo il libro spiegato dal docente) e nello studio personale (leggo il libro da solo).

la disputa:

Il maestro però non aveva solo il compito di insegnare a leggere , ma anche quello di far lezione ,predicare e disputare .
La DISPUTA segnava il passaggio DALL'ARGOMENTAZIONE SULLA BASE DELL' AUTORITA' ALLA DIMOSTRAZIONE PER MEZZO DELLA RAGIONE .
A differenza della lettura , la DISPUTA  si fonda sull'uso della dialettica e quindi sull'impiego della ragione nell'argomentazione e nella determinazione delle soluzioni da adottare .
Si creò un vero e proprio METODO DI INDAGINE E DI INSEGNAMENTO .

le questioni :

La disputa diede origine a un vero e proprio genere argomentativo e didattico , caratterizzato dalla raccolta di QUESTIONI , a sè stanti oppure all'interno di SUMMAE . 
Nella SUMMA THEOLOGIAE DI TOMMASO D'AQUINO , si divide in 4 parti essenziali :
1)la posizione del problema 
2)l'esposizione delle opinioni a favore di quelle contrarie 
3)la soluzione del maestro 
4)la soluzione dei dubbi 

IL MAESTRO E IL SAPERE:
magister e auctorias :



Il ruolo del maestro si evolve ,e questa sua evoluzione è di grande rilevanza .
Egli si collocava in una TRADIZIONE  e la attualizzava ai giovani e per essere utile a essi guardava alla sapienza e alla scienza .
Il fedele e continuo riferimento alla verità fa del maestro quel che egli deve essere.
Il MAGISTER  era auctoritas , che fa crescere nel solco di una cultura condivisa e sperimentata nel tempo degli uomini .

una pedagogia tra dolcezza e severità:

Il maestro doveva saper dosare la DOLCEZZA e LA SEVERITA' ,BENEVOLENZA e RIGORE . 
Nella pedagogia medievale c'era l'uso della PUNIZIONE CORPORALE (non migliora il carattere , anzi lo peggiora ).
Il maestro deve seguire LE INCLINAZIONI DELL'ALUNNO , permettergli di crescere e di svilupparsi , correggendolo e sostenendolo , e valorizzare sempre la sua libertà .
Un altro autorevole esempio del ruolo del maestro si trova nel opera "SIC ET NON" , invita i giovani studenti a trovare LA VERITA' MEDIANTE LA RAGIONE .

il maestro secondo Tommaso d'Aquino :



Tutto questo si collega al MAESTRO INTERIORE , che si sviluppò e completò con Tommaso d'AQUINO .
Egli sostiene , innanzitutto , che gli esseri creati posseggano una CAPACITA' CAUSATIVA 

la posizione di Avicenna :



Secondo Avicenna , il soggetto umano avrebbe un ruolo puramente passivo o di "preparazione" a ricevere le forme che esso gli dona e in questo caso l'azione del maestro è esclusivamente preparatoria e accidentale .

la posizione di Averroè :



Averroè fu un autore arabo .
Egli riteneva che non solo l'intelletto agente , ma anche quello passivo fosse unico e separao e che , pertanto , la SCIENZA e la CONOSCENZA fossero riconducibili a UN'UNICA INTELLIGENZA esterna agli esseri umani , fonte della loro universalità e stabilità . 

la risposta di Tommaso :

Tommaso riteneva che ogni essere umano fosse da considerarsi come SOGGETTO AUTONOMO , con una propria identità individuale .
Egli sceglie una via intermedia che pone nel concorso di cause esterne e interne il fulcro del conoscere .
Il sapere è potenzialmente attivo nell'uomo : si tratta di farlo pasare dalla potenza all'atto .
Ciò può avvenire in 2 modi : attraverso l'azione della ragione e attraverso un aiuto esteriore .
Il docente , infatti , non trasmette il sapere al discepolo , ma conduce ALLA CONOSCENZA .

il rapporto tra maestro e allievo :



Come un uomo può insegnare ad un altro uomo ?
Costui può insegnare in quanto , in forza di una conoscenza già acquisita e attuata , coadiuva il passaggio , che può avvenire solo nel discepolo , dalla CONOSCENZA POTENZIALE ALLA CONOSCENZA ATTUALE . 
Il rapporto pedagogico tra maestro e discepolo è visto da Tommaso sotto l'aspetto del sapere e del PROGRESSO DELLA CONOSCENZA .

IL RUOLO SOCIALE DEL MAGISTER :
da magistri a professores :

Il magister universitario è infatti , uomo di mestiere , cche svolge una professione , nella quale ha competenza ha competenza e autorità e riconosce il legame necessario fra la scienza e l'insegnamento .
Innanzitutto egli aveva la coscienza di un compito , che gli era stato affidato e che doveva esercitare non provvisoriamente , ma come un mestiere .
Insegnare , per lui ,era una PROFESSIONE (DA CUI IL TERMINE PROFESSORES ).  

La nascita della figura dell'intellettuale 
Con l'università nasce l'intellettuale 

UMANESIMO E RINASCIMENTO
Grazie al umanesimo e al rinascimento rifioriscono la vita culturale e le manifestazioni artistico -letterarie , e numerose furono anche le scoperte in diversi ambiti (polvere da sparo ,stampa ,nel 1492 Cristoforo Colombo scoprì il nuovo continente )
Anche in ambito religioso si verificarono dei cambiamenti :nascita delle confessioni protestanti  (Lutero e Calvino ).
Durante questo periodo si ha anche un aumento demografico.


TRATTATI PEDAGOGICI E SCUOLE UMANISTICHE IN ITALIA 
  I PRIMI UMANISTI :
Il movimento umanistico ebbe origine in Italia .
Dalle più significative opere trattatistiche emergono , dunque , questi punti caratteristici :
1)L'idea che l'educazione è legata soprattutto all'azione che fa crescere interiormente il giovane 
2)Lo sviluppo personale auspicato è segnato dall'armonia proporzionata tra intelligenza ed esercizio fisico 
3)educare significa saper attendere e usare con moderazione l'autorità ;
4)le discipline più educative sono quelle che introducono alla lettura e alla riflessione 
5)l'educazione letteraria non è mai disgiunta da quella etica e religiosa;
6)il contesto al quale gli autori si rifanno è generalmente quello dei ceti colti e aristocratici. 

UMANISTI ITALIANI ED EUROPEI



pedagogia umanistica:1)educazione come sviluppo armonico dell'essere umano
2)studio dei classici greci e latini 
3)importanza di senso estetico e abilità fisiche 
4)istituzione delle scuole convitto 

La scuola come centro di cultura letteraria e di vita civile
Un primo e importante contributo della cultura umanistica alla storia pedagogica è legato alla nuova concezione e organizzazione della scuola . 
Si trattava della ripresa di contenuti culturali e pratiche pedagogiche le cui radici sono individuabili in autori come Platone , Cicerone , Agostino e Quintiliano . Nel 1416 Poggio Bracciolini scoprì il testo complesso di Quintiliano.
Un motivo di debolezza dell'umanesimo pedagogico fu il suo elitarismo che impedì agli ideali educativi di questo movimento di penetrare nella società . 
Ancor più decisivo fu l'atteggiamento degli intellettuali umanistici di fronte ai loro allievi rispetto ai quali assunsero volentieri i maestri .
La storia delle istituzioni scolastiche e formative tra il medioevo e la modernità può essere letta come passaggio da un sistema universitario a uno fondato sull'organizzazione di moderni collegi di carattere residenziale . 

verso il rinascimento : gli umanisti di seconda generazione 



dalla metà del quindicesimo secolo ci fu una seconda generazione di maestri che ebbero una sensibilità verso tematiche strettamente legate alla vita sociale del tempo. 

pedagogia e riforme religiose










riforma protestante e umanesimo :
La riforma protestante si intreccia , a partire dai primi decenni del 500, con il movimento di idee umanistico- rinascimentale .

La scuola di Vittorino da Feltre


Tra i fondatori dei convitti rinascimentali il più celebre fu quella di Vittorino da Feltre .Questa scuola era piena di gioia e amore e veniva definita per questo "Zoiosa".
Qui venivano impartiti i valori della bellezza e della cultura , del corpo e dello spirito .
Anche la formazione culturale era pensata alargo spettro . 
Lo era perciò connotato dalla verità di argomenti e discipline insegnati .
Sotto molti aspetti , Vittorino ha rappresentato nella sua storiografia pedagogica il culmine dell'ideale educativo .


Leon battista Alberti e l'educazione familiare


Leon battista Alberti si dedicò al ambito della famiglia , scrivendo un libro a riguardo. Tra i temi c'è principalmente quello dell'educazione che deve impartire il genitore , celebrando la virtù pratica ..
Il suo trattato è in volgare .
Al centro del discorso pedagogico di Alberti c'è l'autorevolezza dei genitori , soprattutto del padre .

Baldassarre Castiglione e la formazione dell'uomo di corte 


Baldassarre Castiglione fu autore di un trattato sulla vita di corte in cui riportò tutte le regole che un uomo doveva seguire per essere definito di corte .  

I focolai umanistici europei 


In questo periodo c'erano dei focolai umanistici minori , come ad esempio il movimento dei fratelli della vita comune .
Ebbero un peso non indifferente nel rinnovamento nelle forme di educazione nell'Europa settentrionale.
Uomini come Geert Groote , fondatore di questa associazione e Tommaso da Kempis sono testimonianza di un rinnovamento religioso .

Erasmo da Rottendarm : il sapere congiunto alla normalità 


Il contesto riformatore che si radicalizza sul finire del quattrocento nell'Europa del nord è lo sfondo sul quale si forma il pensiero de grande umanista Erasmo da Rottendamrm , che dedicò vari scritti di rilievo alò problema dell'educazione e del rinnovamento .
Nella sua opera "elogio alla follia"emerge il suo ideale morale e culturale , imponendo una sobrietà e semplicità spirituale .
In campo educativo fu sostenitore dell'ideale umanistico , a cui diede un'espressione compiuta sostenendo uno lo studio dei classici come base di cultura , la mitezza del rapporto tra maestro e allievi , l'importanza dei fattori psicologici nella formazione della personalità .
Nel " per una libera educazione " , scritto nel 1529 emerge il suo ideale di apprendimento giocoso , graduale e confacente alla naturale inclinazione dell allievo .

Juan Luis Vives e la scoperta dell'educazione popolare

Juan Luis Vives fu sostenitore generoso di un'educazione popolare.
Lo stesso spirito innovatore è manifesto nell'attenzione riservata all'educazione delle donne .Egli elaborava un curriculum scolastico , in cui scriveva tutto ciò che una persona doveva studiare. 
Egli prestava attenzione all'età mentale dell'allievo e quindi ai suoi bisogni .

Rabelais e Montaigne


La polemica contro la cultura tradizionale , di retaggio medievale , è sostenuta in Rabelais della condivisione che nell'educazione e nell'insegnamento occorra accordarle maggiore libertà possibile all'allievo , confidando nelle sue risorse e proponendo una visione basata sull'esperienza diretta.   

  


















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